Il miracolo del taping
Il “miracolo dei taping” si riferisce comunemente alla pratica del taping neuromuscolare. E’ una tecnica che coinvolge l’applicazione di strisce adesive elastiche sulla pelle per influenzare il sistema neuromuscolare. Il tape è costituito da materiale di cotone e materiale adesivo applicato in maniera ondulata ed alternata.
È stato sviluppato/utilizzato in campo medico e sportivo per trattare una varietà di condizioni muscolari e articolari dal fisioterapista giapponese Kenzo Kase, e ha guadagnato subito popolarità.
La domanda più frequente che mi viene posta è:
Come può funzionare questo cerotto se non ha medicinale? Sarà un effetto placebo?
In realtà queste strisce adesive fornirniscono supporto muscolare, migliorando la circolazione sanguigna, lavorando in maniera costante e riducono il dolore.
Impediscono i movimenti nel quotidiano?
Assolutamente no!
Le strisce adesive sono progettate per essere elastiche e flessibili, consentendo il movimento naturale del corpo.
Alcuni sostengono che il taping neuromuscolare abbia effetti miracolosi nel migliorare le prestazioni sportive o accelerare il recupero da lesioni, infatti molti atleti utilizzano questa tecnica come parte integrante del loro approccio terapeutico.
I principali obiettivi del taping neuromuscolare includono il miglioramento del supporto muscolare, la riduzione del dolore, il miglioramento della circolazione sanguigna e il supporto nell’attivazione muscolare. Si crede che il taping possa anche influenzare il sistema nervoso attraverso stimolazione sensoriale cutanea, anche se l’evidenza scientifica in merito è ancora in fase di valutazione.
Il taping neuromuscolare è una tecnica utilizzata in ambito medico e sportivo e ha dimostrato di essere efficace per alcuni individui in determinate situazioni. Tuttavia, la sua efficacia complessiva è oggetto di dibattito e l’evidenza scientifica riguardo ai suoi benefici è mista. Mentre alcuni studi hanno riportato miglioramenti nel dolore, nella funzione muscolare e nelle prestazioni sportive con l’uso del taping neuromuscolare, altri studi non hanno riscontrato differenze significative rispetto ai trattamenti convenzionali o al placebo.
La durata del taping neuromuscolare dipende da diversi fattori, tra cui la marca e la qualità del nastro utilizzato, l’area del corpo trattata, l’attività fisica svolta e la sudorazione del paziente. In generale, il taping neuromuscolare può durare da alcuni giorni fino a una settimana o più. Tuttavia, è importante tenere presente che il nastro può gradualmente perdere aderenza a causa dell’attività quotidiana, del contatto con l’acqua e del movimento del corpo.
Alcuni pazienti possono sentirsi più confortevoli rimuovendo il taping dopo un breve periodo di tempo, mentre altri possono scegliere di mantenerlo per un periodo più lungo. È fondamentale seguire le istruzioni del professionista sanitario che ha applicato il taping e rimuoverlo con attenzione per evitare irritazioni cutanee o danni alla pelle.